Salve ho un problema e non saprei proprio come affrontarlo diciamo che il problema è più di una mia amica e io sono molto preoccupata. Lei ha 17 anni come me è da tanto che ci conosciamo ma a causa della chiusura della scuola e le vacanze non ci siamo più incontrate parlavamo solo per telefono o con messaggi. pochi giorni fa ci siamo finalmente incontrate e lei mi ha detto che ha passato un brutto periodo con i suoi e con il ragazzo e che si sono lasciati. Quello che mi ha spaventato di più è che mi ha detto che ha iniziato a tagliarsi io all’inizio non ci credevo, questo però non lo ho detto poi mi ha fatto vedere i tagli e allora mi sono proprio spaventata. Ora questa cosa mi fa stare malissimo non so come aiutarla non è che posso fare finta di niente. che devo fare mi date un consiglio
Anonima, 17 anni
Cara Anonima,
immaginiamo perfettamente il tuo stato emotivo dopo questa confidenza! Capiamo anche la tua prima reazione, non crederle, questo perché probabilmente ti feriva, un modo forse, per prendere le distanze da un senso di smarrimento e incomprensione di tale comportamento.
L’ autolesionismo è spesso l’espressione di un dolore profondo dovuto a una solitudine e una tristezza intollerabili e a cui nessuno è stato in grado di dare senso. Dolore che di frequente si accompagna al processo di crescita e che secondariamente può essere espressione di un bisogno intenso di scaricare le tensioni. Crediamo che questa rivelazione, quindi, il bisogno di confidarsi con te siano già un buon punto di partenza per questa tua amica. La verità è che, in ogni caso, se un ragazzo utilizza l’autolesionismo significa che ha bisogno di essere attenzionato, di sapere che ci sia qualcuno che lo ascolti. Quindi, evitando allarmismi, se è vero che dominante è un senso di solitudine, è sempre importante volgere uno sguardo attento e vigile a chi mostra questi segni, ponendosi in una condizione di ascolto reale e mai giudicante e pregiudizievole, solo così è possibile creare una porta d’accesso e raggiungere chi in qualche modo sta chiedendo aiuto, per poi indirizzarlo verso un supporto psicologico specialistico. Il tuo aiuto potrebbe essere proprio nel suppurarla a chiedere aiuto a chi le sta vicino o ad un servizio specialistico come ad esempio un consultorio famigliare.
Un caro saluto!